L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore

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L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore”, scrive Max Pulver 

Scrivere è infatti un’attività simbolica, spaziale e temporale, con cui il gesto grafico si inscrive su una superficie, lasciandovi la sua impronta, il suo ritmo, la sua energia, per modulare una forma che riconduce inconfondibilmente al suo autore.

Quanto studia la grafologia non è il prodotto della mano, che ne è l’artefice meccanico, bensì di gesti accuratamente guidati dal cervello, spontanei ed automatizzati, che esprimono strutture profonde, proprie di ognuno. E così come non esistono due cervelli uguali, allo stesso modo non esistono due scritture uguali.

Sull’onda di questo interesse, Irecoop sede di Reggio Emilia propone un corso introduttivo alla grafologia. Gli incontri sono rivolti a tutti coloro che sono incuriositi e che si avvicinano per la prima volta alla grafologia, per farne conoscere la metodologia, le applicazioni e il significato simbolico delle categorie grafiche principali. 

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                                                                                                                                                                                                                       immagine tratta dal sito psicodetective.it