Orientamento al mercato e strategie di marketing nel settore vitivinicolo – Viaggio studio in Spagna



Il corso in breve

Obiettivi

  • Orientare le scelte di marketing dell’azienda attraverso l’analisi e il confronto con altri modelli sviluppati in Paesi a vocazione vitivinicola;
  • Verificare come in altri paesi è tradotta la strategia di marketing in un piano d’azione multicanale e le azioni da intraprendere per valorizzare prodotti agricoli da proporre sul mercato nazionale ed estero, in particolare in ambito vitivinicolo.

Contenuti
Le maggiori catene GDO:

  • El Corte Inglés
  • Mercadona
  • Eroski

La Regione Vitivinicola:

  • La Rioja
  • Vitigni, vini e denominazioni

Produttori:

  • Cantina Ontañon (Storia, Ruolo, Vini)
  • Cantina El Marqués De Riscal (Storia, Ruolo, Vini)

Paesi Baschi: Regione Vinicola E Tradizione Gourmet

  • Paesi Baschi, brevi cenni
  • Cucina e vini baschi
  • Sostenibilita: Azurmendi

Durata: 5 giorni

Testimonianza di Benedetto Marescotti, responsabile ufficio marketing Caviro

“L’idea del viaggio in Spagna è nata con l’intento di colmare 2 necessità: dare l’opportunità a dipendenti che appartengono a business unit diverse di trascorrere tempo insieme, e quella più ovvia di conoscere come si muovono sul mercato gli altri operatori internazionali.
Non si può più pensare, infatti, di fare commercio solo nella regione in cui la propria azienda è nata: la complessità a cui oggi ci dobbiamo abituare si risolve con la formazione che in questo caso è stata declinata in una visita studio, cercando di trovare un equilibrio tra viaggio di piacere e di contenuto.

Il viaggio non ha deluso le attese: ci siamo portati a casa un maggior affiatamento tra i partecipanti presenti nella misura in cui responsabili del personale, export manager, direttore commerciale, rappresentanti della produzione e del customer care hanno approfondito la loro conoscenza e si sono confrontati sulle strategie aziendali proprie e delle strutture ospitanti.
Abbiamo inoltre avuto modo di vedere cosa succede sugli scaffali di un altro paese e nelle cantine, e come avviene la commercializzazione di un prodotto. Quello che abbiamo trovato è che all’estero c’è un diverso approccio ai vini stranieri: diversamente dall’Italia, in cui le etichette sugli scaffali sono per la maggior parte nazionali, all’estero c’è ampio spazio per i vini di altri continenti.

Non dobbiamo infatti mai dimenticare che il nostro paese è senza dubbio leader mondiale nel settore ma che il mondo non gira solo intorno a noi”.

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