MODENA: CORSO GESTIONE DELLA GRU A CAVO

MODENA: CORSO GESTIONE DELLA GRU A CAVO

Concluso corso “GESTIONE DELLA GRU A CAVO” per operatori forestali organizzato da IRECOOP ER, sede di Modena

Mercoledì 13 aprile si è concluso oggi il corso per 12 operatori forestali dedicato all’utilizzo del macchinario forestale denominato “GRU A CAVO”.

Il corso, organizzato da IRECOOP ER sede di Modena, è inserito all’interno del progetto INNOVAZIONE TECNOLOGICA E SEQUESTRO DEL CARBONIO NELLA GESTIONE DEI DEMANI FORESTALI DELL’ALTO APPENNINO MODENESE, finanziato dal PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 della Regione Emilia Romagna al Gruppo Operativo per l’Innovazione (GOI) composto da  ENTE DI GESTIONE PER I PARCHI E LA BIODIVERSITA’ EMILIA CENTRALE, ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA, COOPERATIVA FORESTALE PRATIGNANA, COOPERATIVA FORESTALE ALPICELLA, COOPERATIVA FORESTALE ACQUE CHIARE, e l’ente di formazione IRECOOP EMILIA ROMAGNA.

Il corso, a cui hanno partecipato 12 operatori provenienti dalle cooperative coinvolte nel GOI, si è svolto in un cantiere forestale nel comune di Fanano (MO) nei mesi di marzo e aprile 2022, per un totale di 56 ore.

L’obiettivo era quello di addestrare i partecipanti all’utilizzo del macchinario forestale trasportabile denominato “GRU A CAVO” che consente di recuperare i tronchi abbattuti sui versanti più scoscesi, e trasportarli, lungo la linea di carico, fino al sito di accumulo.

Si tratta di un costoso macchinario acquistato all’interno del finanziamento del GOI, che potrà, a seguito della formazione realizzata, essere utilizzato a turno dalle stesse cooperative forestali sui diversi cantieri in cui operano.

Gli insegnanti del corso sono stati gli istruttori provenienti dal Centro di Formazione Forestale di Rincine (FI) gestito dall’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve, e i docenti del Dipartimento di Scienze Forestali dell’Università di Firenze, che si sono integrati per le lezioni teoriche e pratiche.

Si è trattata di una formazione che ha ulteriormente rafforzato la conciliazione fra le esigenze imprenditoriali delle cooperative e tutela del patrimonio boschivo del demanio – ha affermato Carlo Bergamini, responsabile agricolo di Confcooperative Modena – poiché con questo macchinario non solo si abbattono i costi legati alle operazioni di esbosco, sia per la velocità di esecuzione che per la condivisione del macchinario stesso fra più imprese, ma si salvaguardia il territorio poiché non vi si accede in profondità con mezzi di trasporto cingolati.

Come spesso accade in queste esperienze formative sul campo – conclude Francesco Pace di IRECOOP ER –  gli imprevisti organizzativi, legati agli aspetti meteorologici (neve), morfologici (pendenza dei versanti) ed antropici (linee ad alta tensione), hanno rappresentato occasioni di approfondimento e di confronto fra gli operatori (docenti e partecipanti) contribuendo a rendere ancora più efficace la formazione.”